Madama Butterfly, Teatro Massimo Bellini di Catania

La visione registica di Lino Privitera è confortata da Giorgio Fabio Colombo, professore associato di Diritto comparato presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Nagoya in Giappone, che all’opera pucciniana ha dedicato il libro “L’Avvocato di Madama Butterfly” pubblicato con Obarrao Edizioni. Spiega il professore Colombo: “Nonostante le imprecisioni verosimilmente dovute all’entusiasmo per il Japonisme, il libretto della Madama Butterfly è molto affascinante per il giurista. L’opera è ispirata da un libro scritto nel 1887 e relativo a eventi del 1885: il periodo fra il 1885 e il 1904 vide un incredibile cambiamento del diritto in Giappone. Nel 1885 infatti il sistema giuridico giapponese era ancora in turbolenta e disarmonica evoluzione, nell’aspirazione di raggiungere presto la modernità; ma nel Giappone descritto da Giacosa e Illica e magistralmente messo in musica da Puccini, la condizione degli stranieri come Pinkerton è radicalmente cambiata. Per concludere, la povera Butterfly, una quindicenne sedotta e abbandonata, avrebbe avuto un caso vincente in tribunale: avrebbe potuto ottenere la dichiarazione di nullità del secondo matrimonio di Pinkerton; la sua prosecuzione per bigamia; supporto economico per lei e per il figlio. Ma Butterfly non voleva nulla di tutto ciò: voleva solo essere amata. E sfortunatamente nessun giudice, per quanto bravo, serio e impettito può pronunciare una sentenza che ordini di amare”.

Debutto registico del catanese Lino Privitera al Teatro Masismo Bellini di Catania

La danza delle anime nella Madama Butterfly di Lino Privitera